DDL sulla riforma del mercato del lavoro: morte delle partite IVA?
Thread poster: Giulia Sandrin
Giulia Sandrin
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Apr 6, 2012

Salve a tutti,

sono venuta a conoscenza di questo articolo http://www.actainrete.it/2012/04/per-le-partite-iva-una-prospettiva-di-morte/ che mi ha messo non poco in agitazione.
Nonostante l'abbia letto con attenzione, mi restano dei punti oscuri e volevo sapere se per caso qualcuno di voi avesse delle notizie più precise in merito.
Ol
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Salve a tutti,

sono venuta a conoscenza di questo articolo http://www.actainrete.it/2012/04/per-le-partite-iva-una-prospettiva-di-morte/ che mi ha messo non poco in agitazione.
Nonostante l'abbia letto con attenzione, mi restano dei punti oscuri e volevo sapere se per caso qualcuno di voi avesse delle notizie più precise in merito.
Oltre all'aumento dei contributi, che già di per sé è una notizia allarmante (che ritengo oltretutto discriminante rispetto ad altre categorie), mi preoccupa anche la parte in cui si stilano tre presupposti e, nel caso due di essi siano soddisfatti, non sarà possibile mantenere la partita IVA. In particolare mi chiedevo come possano stabilire la collaborazione superiore ai 6 mesi. Nel nostro caso come potrebbero calcolarla?
E il 75% lo calcolerebbero in base al fatturato?

Spero che qualcuno di voi, meglio informato, mi sappia dare qualche delucidazione!

Grazie

Giulia
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Laura Gentili
Laura Gentili  Identity Verified
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Le 3 condizioni Apr 6, 2012

Cara Giulia,
ho letto quanto scritto su ACTA e sinceramente non vedo il problema.
Devono sussistere almeno 2 delle 3 condizioni previste.
La prima condizione (postazione di lavoro presso il committente) non sussiste.
Veniamo alle altre 2, che devono essere presenti contemporaneamente:

1) durata della collaborazione superiore a sei mesi: qui credo che in molti casi (compreso il mio) ci siano clienti ai quali fatturiamo anche tutti i mesi in un anno

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Cara Giulia,
ho letto quanto scritto su ACTA e sinceramente non vedo il problema.
Devono sussistere almeno 2 delle 3 condizioni previste.
La prima condizione (postazione di lavoro presso il committente) non sussiste.
Veniamo alle altre 2, che devono essere presenti contemporaneamente:

1) durata della collaborazione superiore a sei mesi: qui credo che in molti casi (compreso il mio) ci siano clienti ai quali fatturiamo anche tutti i mesi in un anno

2) valore della collaborazione superiore al 75% del reddito annuo: questa condizione non dovrebbe sussistere, nel senso che ognuno di noi dovrebbe avere un portafoglio clienti tale da non lavorare per un unico committente o quasi (= valore superiore al 75%). Se non è così, è necessario correre ai ripari perché in ogni caso lavorare al 75% per un unico committente è estremamente rischioso e problematico.


Laura
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Giulia Sandrin
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Io il problema lo vedo... :) Apr 6, 2012

Riguardo il punto del 75%, so che la norma è avere un portafoglio clienti diversificato, tuttavia penso che in alcuni periodi della propria vita (ad esempio dopo la maternità) possa accadere che un traduttore si ritrovi a lavorare per qualche cliente "fidato", concentrandosi su quello e senza cercare altri nuovi clienti. Questo è solo un esempio, ma credo possano esserci tanti altre situazioni simili.

Venendo al punto della collaborazione superiore ai 6 mesi, la mia domanda nasce
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Riguardo il punto del 75%, so che la norma è avere un portafoglio clienti diversificato, tuttavia penso che in alcuni periodi della propria vita (ad esempio dopo la maternità) possa accadere che un traduttore si ritrovi a lavorare per qualche cliente "fidato", concentrandosi su quello e senza cercare altri nuovi clienti. Questo è solo un esempio, ma credo possano esserci tanti altre situazioni simili.

Venendo al punto della collaborazione superiore ai 6 mesi, la mia domanda nasce dalla mia totale ignoranza in materia. Ovvero: cosa s'intende per collaborazione superiore ai 6 mesi? Devono dimostrare che lavoro ininterrottamente per lo stesso cliente per 6 mesi? Oppure controllano se ogni mese faccio una fattura allo stesso cliente? Oppure contano il numero di cartelle tradotte in un anno per lo stesso cliente e calcolano le giornate lavorative dividendo per il numero medio di cartelle/giorno?

Aldilà quindi delle specifiche situazioni personali ed eventuali consigli su come ampliare il proprio portafoglio clienti, volevo capire meglio come vengono calcolati tali requisiti.
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Laura Gentili
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Collaborazione superiore ai 6 mesi Apr 6, 2012

Giulia Sandrin wrote:
Ovvero: cosa s'intende per collaborazione superiore ai 6 mesi? Devono dimostrare che lavoro ininterrottamente per lo stesso cliente per 6 mesi? Oppure controllano se ogni mese faccio una fattura allo stesso cliente? Oppure contano il numero di cartelle tradotte in un anno per lo stesso cliente e calcolano le giornate lavorative dividendo per il numero medio di cartelle/giorno?


Secondo me se fatturi ogni mese lo stesso importo allo stesso cliente e il totale delle fatture supera il 75% del reddito annuo, sei a rischio.

Immagino che se uno fattura allo stesso cliente un mese sì e due no, venga meno il principio della continuità dei 6 mesi.
Se invece fatturi tutti i mesi subentra l'ipotesi della partita IVA che camuffa una collaborazione fissa.

Direi che l'allarme di ACTA riguarda categorie come i consulenti aziendali che possono trovarsi ad avere un grosso cliente fisso per più di 6 mesi in un anno e fatturare solo a lui. Il nostro caso dovrebbe essere diverso.
Io insegno traduzione in un master online e faccio una fattura ogni mese al mio datore di lavoro, quindi in teoria potrei essere anch'io a rischio accertamenti. Per fortuna ho anche altri clienti, quindi il problema non dovrebbe porsi.

Laura


 
Giulia Sandrin
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Fatture mensili Apr 6, 2012

A me capita, con alcuni clienti, di "raccogliere" vari lavori nella stessa fattura e quindi emettere una fattura ogni 3 mesi. Teoricamente, non fatturando ogni mese, decadrebbe il discorso della continuità che indichi tu...
Se emetto una fattura ogni mese per un cliente, ma nello stesso mese emetto una fattura per un altro cliente, magari di soli 10 euro, teoricamente ciò potrebbe dimostrare che non ho lavorato l'intero mese per quel cliente. O no?
Così a occhio mi sembra un crit
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A me capita, con alcuni clienti, di "raccogliere" vari lavori nella stessa fattura e quindi emettere una fattura ogni 3 mesi. Teoricamente, non fatturando ogni mese, decadrebbe il discorso della continuità che indichi tu...
Se emetto una fattura ogni mese per un cliente, ma nello stesso mese emetto una fattura per un altro cliente, magari di soli 10 euro, teoricamente ciò potrebbe dimostrare che non ho lavorato l'intero mese per quel cliente. O no?
Così a occhio mi sembra un criterio un po' aleatorio.

Sono purtroppo, però, tutte congetture, dal momento che non ho nessuna nozione esatta e fondata.
Spero ci venga in aiuto qualche esperto del settore!
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Francesca Pesce
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collaborazione semestrale Apr 7, 2012

Cara Giulia,

al solito temo che chi ha scritto quel testo ha familiarità con il lavoro dipendente e para-dipendente, e poco con il lavoro autonomo. Di conseguenza, ragiona nell'ottica di tutelare i lavoratori sfruttati e in questa ottica scrive i provvedimenti.

E' evidente che nella maggior parte dei casi di lavoro autonomo, è impossibile valutare la continuità, il tempo. Anche se tu fatturassi ogni mese, ma fatturassi a cartella/parola, ma chi è che viene a farti
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Cara Giulia,

al solito temo che chi ha scritto quel testo ha familiarità con il lavoro dipendente e para-dipendente, e poco con il lavoro autonomo. Di conseguenza, ragiona nell'ottica di tutelare i lavoratori sfruttati e in questa ottica scrive i provvedimenti.

E' evidente che nella maggior parte dei casi di lavoro autonomo, è impossibile valutare la continuità, il tempo. Anche se tu fatturassi ogni mese, ma fatturassi a cartella/parola, ma chi è che viene a farti un controllo per valutare quanti giorni ci hai messo a tradurle? Sono fesserie. Servono solo a creare difficoltà ulteriori, ma non impediscono ai furbi sfruttatori di continuare a fare i soldi sulla pelle dei precari.

Attenzione però, perché la parte ancora più grave del provvedimento è l'art. 36, in cui ci spiegano che da qui a 5 anni aumenta progressivamente di 5 punti percentuali la contribuzione alla gestione separata dell'INPS. E non è roba da poco: basterebbe questo a fare sollevare una guerra civile se si trattasse di contributi dei lavoratori dipendenti, figurarsi poi dei notai o dei farmacisti: i sindacati proclamerebbero uno sciopero generale a oltranza.
E invece a molti di noi pare che non importi. Come se li pagassero gli altri per noi. Facciamo lunghe discussioni sui 5 centesimi a parola, 6 centesimi, 8 centesimi, e poi permettiamo che qualcuno decida che possiamo buttare nel secchio il 33% del nostro fatturato ....
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Giulia Sandrin
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Contributi Apr 7, 2012

Sulla questione dell'aumento dei contributi ti do pienamente ragione, come ho scritto infatti nel primo post lo trovo assolutamente discriminante rispetto ad altre categorie.
Ho da poco concluso una lunga disavventura con l'INPS nella quale ho dovuto lottare e farmi venire il sangue amaro semplicemente per usufruire di un mio diritto (la maternità) e non capisco veramente perché dobbiamo versare così tanti contributi per non aver poi diritto a niente. Perché non abbiamo le ferie pagate
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Sulla questione dell'aumento dei contributi ti do pienamente ragione, come ho scritto infatti nel primo post lo trovo assolutamente discriminante rispetto ad altre categorie.
Ho da poco concluso una lunga disavventura con l'INPS nella quale ho dovuto lottare e farmi venire il sangue amaro semplicemente per usufruire di un mio diritto (la maternità) e non capisco veramente perché dobbiamo versare così tanti contributi per non aver poi diritto a niente. Perché non abbiamo le ferie pagate? Perché non abbiamo la malattia? (l'anno scorso ho fatto 20 giorni col collare per un tamponamento e non ho preso un centesimo) Perché le altre donne hanno diritto all'allattamento e noi no? Le libere professioniste forse non allattano? Oppure dovremmo allattare direttamente sedute davanti al computer mentre traduciamo?

Forse siamo una categoria non ancora consapevole delle proprie potenzialità, ci manca ancora la coscienza di classe. O forse semplicemente non siamo rappresentati nelle "sfere alte" e quindi nessuno ci considera.

Non lo so. Forse bisognerebbe iniziare ad aggregarsi e lottare davvero.
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Christel Zipfel
Christel Zipfel  Identity Verified
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Sì, ne abbiamo già parlato altre volte Apr 7, 2012

Francesca Pesce wrote:

Attenzione però, perché la parte ancora più grave del provvedimento è l'art. 36, in cui ci spiegano che da qui a 5 anni aumenta progressivamente di 5 punti percentuali la contribuzione alla gestione separata dell'INPS. E non è roba da poco: basterebbe questo a fare sollevare una guerra civile se si trattasse di contributi dei lavoratori dipendenti, figurarsi poi dei notai o dei farmacisti: i sindacati proclamerebbero uno sciopero generale a oltranza.
E invece a molti di noi pare che non importi. Come se li pagassero gli altri per noi. Facciamo lunghe discussioni sui 5 centesimi a parola, 6 centesimi, 8 centesimi, e poi permettiamo che qualcuno decida che possiamo buttare nel secchio il 33% del nostro fatturato ....


Sembra che non interessi a nessuno se non ai soliti quattro gatti. Il 33% del proprio fatturato sarebbe un'enormità, e per avere che cosa poi? - ci vogliamo rendere conto? Più le tasse... ma ci vogliono proprio strangolare?

Le discussioni su certe (vergognose) tariffe invece sono sempre molto frequentate e non sembrano stancare mai nessuno.


 
sailingshoes
sailingshoes
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Legale/Leggitimo Apr 9, 2012

Se continuano così, è evidente che certe misure saranno viste come illegittime, a prescindere della loro legalità. E se la tassazione è illegittima, per non dire immorale, come si può continuare a condannare l'evasione?

 
Eleonora Imazio
Eleonora Imazio  Identity Verified
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Uniamoci - pagina su Facebook Apr 11, 2012

Ciao a tutti,

letto il thread vi inserisco qua il link a una pagina di Facebook che, a chi ha un account sul social network, sarà probabilmente già nota.
Credo che siamo in una situazione di vera emergenza e che, quindi, sia il caso di unirci tra di noi, ma anche con tutti i professionisti iscritti alla Gestione Separata.
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Ciao a tutti,

letto il thread vi inserisco qua il link a una pagina di Facebook che, a chi ha un account sul social network, sarà probabilmente già nota.
Credo che siamo in una situazione di vera emergenza e che, quindi, sia il caso di unirci tra di noi, ma anche con tutti i professionisti iscritti alla Gestione Separata.

Ecco il link:

http://www.facebook.com/groups/234955726534289/

Eleonora.
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Roberta Morese
Roberta Morese  Identity Verified
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Protesta ACTA Apr 18, 2012

Ciao a tutti,

sperando di farvi cosa gradita inserisco anche il link all'iniziativa di protesta promossa da ACTA:
http://www.actainrete.it/2012/04/difendi-il-diritto-a-vivere-del-tuo-lavoro/

Roberta


 
Paola Gatto
Paola Gatto  Identity Verified
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Oggi siamo stati contattati dalla Segreteria del Ministro del Lavoro. Racconta Anna Soru, presidente Apr 19, 2012

http://www.actainrete.it/2012/04/il-ministro-fornero-contatta-acta/

Partecipate numerosi all'azione dimostrativa del 20 aprile 2012 al Fuorisalone in via Tortona - Ponte sulla Ferrovia - ore 18:30!!!




[Modificato alle 2012-04-19 07:19 GMT]


 
Paola Gatto
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@Giulia Apr 19, 2012

Non so come verranno fatti i controlli, ma penso che verrano fatti in sede di dichiarazione dei redditi, quindi a livello dell'Agenzia delle Entrate. Con mezzi di calcolo automatici, per intenderci. 2 di questi 3 requisiti attualmente, a meno di modifiche, bastano al governo per individuare le false partita IVA, in via teorica. In realtà non è così. Molti professionisti (architetti) hanno protestato, perché questo spazza via anche loro, che sono vere partita IVA, ma si possono trovare a sodd... See more
Non so come verranno fatti i controlli, ma penso che verrano fatti in sede di dichiarazione dei redditi, quindi a livello dell'Agenzia delle Entrate. Con mezzi di calcolo automatici, per intenderci. 2 di questi 3 requisiti attualmente, a meno di modifiche, bastano al governo per individuare le false partita IVA, in via teorica. In realtà non è così. Molti professionisti (architetti) hanno protestato, perché questo spazza via anche loro, che sono vere partita IVA, ma si possono trovare a soddisfare tutti quei 3 punti, loro malgrado.

Perché se vengono soddisfatti 2 di quei 3 punti, si viene considerati co.co.co. e viene ingiunto all'imprenditore l'obbligo di assunzione.

E' qualcuno dei vostri casi?

Comunque io ho organizzato un incontro il giorno lunedì 23 aprile 2012 presso Bar Motta - piano terra - a sin, uscendo dalla Stazione Centrale. Lì ci chiariremo le idee.

[Edited at 2012-04-19 15:17 GMT]
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