Source text in English | Translation by Stefania Bosisio (#25862) |
Boom times are back in Silicon Valley. Office parks along Highway 101 are once again adorned with the insignia of hopeful start-ups. Rents are soaring, as is the demand for fancy vacation homes in resort towns like Lake Tahoe, a sign of fortunes being amassed. The Bay Area was the birthplace of the semiconductor industry and the computer and internet companies that have grown up in its wake. Its wizards provided many of the marvels that make the world feel futuristic, from touch-screen phones to the instantaneous searching of great libraries to the power to pilot a drone thousands of miles away. The revival in its business activity since 2010 suggests progress is motoring on. So it may come as a surprise that some in Silicon Valley think the place is stagnant, and that the rate of innovation has been slackening for decades. Peter Thiel, a founder of PayPal, and the first outside investor in Facebook, says that innovation in America is “somewhere between dire straits and dead”. Engineers in all sorts of areas share similar feelings of disappointment. And a small but growing group of economists reckon the economic impact of the innovations of today may pale in comparison with those of the past. [ … ] Across the board, innovations fueled by cheap processing power are taking off. Computers are beginning to understand natural language. People are controlling video games through body movement alone—a technology that may soon find application in much of the business world. Three-dimensional printing is capable of churning out an increasingly complex array of objects, and may soon move on to human tissues and other organic material. An innovation pessimist could dismiss this as “jam tomorrow”. But the idea that technology-led growth must either continue unabated or steadily decline, rather than ebbing and flowing, is at odds with history. Chad Syverson of the University of Chicago points out that productivity growth during the age of electrification was lumpy. Growth was slow during a period of important electrical innovations in the late 19th and early 20th centuries; then it surged. | Tornano periodi di crescita in Silicon Valley. Ancora una volta, insegne di promettenti start-up adornano i parcheggi aziendali lungo la Highway 101. Gli affitti decollano, così come la richiesta di lussuose case vacanze in città di villeggiatura come il Lago Tahoe, un simbolo di accumulata ricchezza. La Bay Area è il luogo d'origine dell'industria dei semiconduttori e delle società di internet ed informatica che qui sono cresciute seguendone la scia. I suoi maghi hanno fornito molti dei prodigi che danno al mondo la sensazione di essere nel futuro, dai telefoni touch-screen alla ricerca istantanea nei cataloghi di grandi biblioteche, fino alla capacità di guidare un drone da mille miglia di distanza. Il risveglio della sua attività commerciale a partire dal 2010 suggerisce che il progresso stia correndo velocemente. Potrebbe dunque sorprendere che alcuni, all'interno della Silicon Valley, pensino che l'area sia statica, e che il tasso di innovazione sia andato calando per decenni. Peter Thiel, tra i fondatori di PayPal e primo investitore esterno di Facebook, afferma che l'innovazione in America si collochi "da qualche parte tra le cattive acque e la morte". Ingegneri di diverse aree di specializzazione condividono gli stessi sentimenti di rammarico. In aggiunta, un piccolo ma crescente gruppo di economisti stima che oggi l'impatto economico delle innovazioni possa impallidire in confronto a quelle precedenti. [ ... ] Indiscriminatamente, innovazioni alimentate da una potenza di elaborazione economica stanno prendendo quota. I computer iniziano a comprendere il linguaggio naturale. Le persone controllano i videogiochi con i soli movimenti del corpo - una tecnologia che potrebbe presto trovare applicazione in buona parte del mondo industriale. La stampa tridimensionale è in grado di produrre in serie una sempre più complessa varietà di oggetti e potrebbe presto progredire verso i tessuti umani e altro materiale organico. Un pessimista dell'innovazione potrebbe liquidare ciò come "jam tomorrow", una "promessa disattesa". Cionondimeno, l'idea che una crescita guidata dalla tecnologia debba continuare senza sosta o calare costantemente, piuttosto che aumentare e diminuire ininterrottamente, non collima con la storia. Chad Syverson dell'Università di Chicago osserva che durante l'era dell'elettrificazione la crescita produttiva fu goffa. Fu lenta durante un periodo di importanti innovazioni elettriche tra l'ultima parte del 19° e l'inizio del 20° secolo; in seguito subì un brusco aumento. |